17 gennaio: International Pizza day! Se mai servisse una giornata espressamente dedicata al prodotto-simbolo della tradizione culinaria, il 17 gennaio è proprio quel giorno! In tutto il mondo si celebra la pizza, piatto tradizionalmente italiano -e nello specifico campano- che però, grazie alla sua (apparente) facilità di esecuzione, è diventato talmente pop da essere ormai eseguito in tutto il mondo da pizzaioli di tutte le nazionalità. Certo, poi bisogna vedere il risultato…
Se, da buoni italiani, diamo per scontato che la migliore gastronomia globale è nostra, di sicuro -con una punta di orgoglio e autocelebrazione- dobbiamo ammettere che la pizza migliore del mondo sia italiana e che i prodotti migliori da apporre sulla pizza derivano dalla regione che l’ha originata, la Campania.
Partendo da questi presupposti, si può dire che si vince facile: la Campania è una delle regioni più fruttuose dal punto di vista gastronomico, e i prodotti delle sue terre non possono che essere definiti di eccellenza; se alle mani sapienti di buon pizzaiolo si aggiungono ingredienti slow-food come le olive ammaccate o le alici di Menaica (solo per citarne due), il risultato non può che essere esplosivo!
Ma dove degustare una pizza così leggendaria? Si deve per forza andare in Campania? La risposta è nì. Certamente (da buona patriotta) la pizza migliore si mangia dove è nata. La brezza marina, il km 0, l’ingrediente appena preparato e subito mangiato, la storia del prodotto ci fanno apprezzare ancora di più una pizza in Campania rispetto a quella mangiata nella cucina di casa nostra a indecifrabili km di distanza.
A Milano, Torino, Matera e Vallo della Lucania però, si trova un buon compromesso: Pizzeria da Zero, una catena made in Cilento al 100% che porta sulle pizze solo eccellenze enogastromiche cilentane. Pizza fritta, montanarine, le immancabili margherita e focaccia con primizie, sono assolutamente da provare, ma se volete un consiglio spassionato…. avete l’obbligo di ordinare la marinara cilentana! Condita con soli presidi slow-food (acciughe, olive, pomodoro aglio e capperi) è l’anteprima terrestre del paradiso! Provare per credere